Andare in bicicletta in Bulgaria, pedalando velocemente attraverso il nord del paese per raggiungere Varna, sul Mar Nero. Aspetteremo una nave per portarci dalla Bulgaria alla Georgia.
Dopo l’intenso viaggio in Romania, è ora di rilassarsi, anche se c’è ancora spazio per una piccola disavventura.
Cicloturismo in Bulgaria
Vlasin – Tsarkaloyan
Dopo una ventina di chilometri di campi di grano arriviamo di nuovo sul Danubio! E’ il confine con la Bulgaria, il ponte è parecchio trafficato e si trova nella “città” di Giurgiu. Dall’altra parte Ruse, niente di speciale, una città abbastanza grande.
Notiamo subito che non ci sono cani, devono essere rimasti tutti dall’altra parte del fiume. Ci fermiamo a comprare qualcosa da mangiare e lasciamo la città, dopo pochi chilometri di leggera salita il nulla. Non nel senso di nulla ma di soli campi coltivati a grano o fagioli (credo). Non si vede nemmeno un paese, neanche in lontananza e la cosa strana e che non si vede nemmeno un trattore lavorare in questi trenta chilometri di campagna. Sembra che i proprietari dei campi debbano fare parecchia strada per arrivare da non si sa dove…
Comunque la strada è molto bella, un sali scendi tra queste pacifiche colline. Dopo una trentina di chilometri incontriamo un paesello (l’unico) dove ci fermiamo a mangiare. Incombono nubi minacciose e si sentono tuoni sempre più vicini! Decidiamo di mettere la tenda tra un po’ di alberi lungo la strada e naturalmente il temporale che sembrava sulle nostre teste non arriva. Solo qualche goccia d’acqua. Ma ormai siamo qui e ci addormentiamo in compagnia del solito cinghiale notturno.
In bicicletta da Tsarkaloyan – Kvmtnits
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Questa mattina il tempo sembra migliorato, partiamo alla volta di …. , che qui è considerata una grande città. In effetti è l’unico centro in parecchi chilometri, è una città carina piena di fontanelle, ristoranti, qualche chiesa e qualche moschea.
Lasciamo la città, il tempo comincia a peggiorare un po’ e alla fine inizia a piovere, ci fermiamo a dormire lungo la strada. Ci sono pochi alberelli fra i campi seminati ma è un riparo perfetto. Schiviamo la spazzatura. Gli esseri umani sono così, appena trovano un posticino “imboscato” lo usano per abbandonare qualunque cosa, in questo caso anche una testa di mucca (ormai solo lo scheletro). E domani si va a Varna.June 8, 2014: Varna
Pedalando fino al Mar Nero
Arriviamo a Varna. La strada è stata il solito susseguirsi di campi coltivati e poi finalmente in lontananza vediamo il mare.
Incontriamo Niki (diminutivo di Nicolina) che abbiamo contattato tramite couchsurfing, a casa sua c’è anche una ragazza rumena, Alina, che sta viaggiando da sola in bicicletta per raggiungere Giancarta dove passerà un anno a studiare arte. Qui il suo blog!
Andiamo a farci una birra in spiaggia, finalmente, il mare!
E domani andiamo in un paesino a una ventina di chilometri da qui dove ci ospiteranno in una villa vista mare, tutto gratis!
Andare in vacanza è più difficile del previsto
Varna-Osenovo
Si parte per Osenovo, una ventina di chilometri a nord, ci fermiamo a farci un bagno, l’acqua è bella e fa caldissimo, ci voleva proprio!
Poi succede quello che non doveva succedere! Sbagliamo strada e prendiamo un sentiero tra i boschi che sembra infinito! Arriviamo a Osenovo stravolti alle 20.00 di sera, Kiril ci viene a prendere in quad e ci prepara una cenetta! La casa è davvero una villa, bellissima! C’è lui, un bambino di dieci anni e un cane enorme, davvero enorme! Kiril è bielorusso e la moglie uzbeka, la villa è divisa in tre appartamenti, stanno costruendo la piscina e la vogliono usare come casa vacanza.
Passiamo qui 3 giorni di pieno relax, ci chiedono di cucinare il ragù e gli prepariamo (ma anche per noi) una parmigiana! Andiamo al mare in quad, l’unico mezzo se non hai una jeep! Davvero divertente!
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