Escursione al Parco Nazionale di Bako e cosa vedere a Kuching – Borneo Malese

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Last Updated on 28 August 2024 by Cycloscope

parco nazionale Bako Borneo Proboscis Monkey scimmie nasiche

Il Parco Nazionale di Bako è il luogo migliore per vedere la fauna selvatica in Sarawak. A soli 20 km da Kuching questo parco è assolutamente da vedere.

Questo articolo fa parte della nostra serie “DIY Adventure Travel in Borneo”. È la settima parte del nostro itinerario in bicicletta in Borneo con alcuni suggerimenti su cosa vedere a Kuching e dintorni.

Kuching significa gatto in Bahasa Malesia, quindi non c’è da stupirsi se la capitale del Sarawak è piena di gatti, quelli reali e le statue. Kuching è una piccola (circa 350.000 abitanti), ma vivace città, piena di food court, ostelli ed expat asiatici. Infatti siamo ospitati da un gruppo di studenti dal Bangladesh attraverso Couchsurfing.

Oltre ad essere una città piacevole, Kuching è principalmente visitata per i vicini parchi nazionali, Bako, Gunung Gading e Kubah o per vedere l’Orangutan nel Centro di riabilitazione Semenggoh.


Cosa vedere a Kuching


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parco nazionale Bako Borneo
la scogliera rocciosa di Pandan Besar, la spiaggia più famosa di Bako

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La vita a Kuching si svolge principalmente intorno al bel lungofiume, chiamato lungomare dalla gente del posto, molto vicino è Jalan Carpenter, dove si trovano molti ostelli e bar, una buona base per esplorare la zona.

Un altro punto forte sono le sue numerose food court, alcune davvero grandi e affascinanti, che fanno di Kuching il rivale di Penang come capitale alimentare della Malesia.

La food court TopSpot è la più vicina al lungomare e ha una scelta super economica di quasi tutto, con i frutti di mare come specialità.

Oltre a questo, Kuching è conosciuta per i tanti gruppi etnici del Borneo, gli Iban, i Dayaks ed altri che vivono, anche se non tutti, nelle tradizionali long house. Passeggiando lungo il fiume vi capiterà di incontrare persone con abiti tradizionali che suonano la musica della loro gente.

Come abbiamo detto, Kuching significa gatto. Le statue di gatti sono un po’ ovunque in città. La città si chiama così perchè durante il periodo coloniale, James Brooke, il primo Rajah del Sarawak, chiese agli abitanti quale fosse il nome della città. Lo fece a gesti, indicando la città, gli abitanti però pensarono stesse indicando un gatto che passava di lì e risposero “kuching”, gatto. Da questa storia sono nate tutte queste statue ed anche un Cat Museum!

Tra un parco nazionale e l’altro vi suggeriamo di trascorrere un paio di giorni a Kuching, una città molto carina e vibrate. Ecco una lista delle cose da fare e delle cose da vedere a Kuching:

  • passeggiare lungo il fiume
  • visitare il Sarawak Cultural Village
  • visita ad Astana, il palazzo costruito da Charles Brooke, il secondo rajah bianco del Borneo
  • visita al Sarawak Museum
  • Cat Museum
  • Tua Pek Kong, il templio cinese, uno dei gruppi etnici più numerosi in Borneo
  • una passeggiata al Satok Market, che si tiene ogni sabato e domenica

Siamo arrivati a Kuching in barca da Sibu, un viaggio interessante che può essere abbastanza movimentato durante la stagione dei monsoni.


Parco Nazionale di Bako


parco nazionale Bako Borneo
spettacolare tramonto a Telok Assam, vicino alla sede centrale del parco

Il Bako National Park è il parco più famoso del Sarawak, e per una buona ragione! È qui che si possono trovare animali molto rari, come le scimmie nasiche, che si trovano solo nel Borneo, il langur argentato, lo scoiattolo nano, maiale barbuto del Borneo, lucertole e creature notturne come il colugo, pangolino, il tarsier, i bradipi, zibellino di palma e molti altri.

Bako è stato fondato nel 1957 ed è il primo parco nazionale del Sarawak, purtroppo è anche il più piccolo (ma non preoccupatevi, c’è molto da esplorare). Si trova sulla punta nord della penisola Muara Tebas, a soli 20 km a nord da Kuching, ed è anche famoso per le sue spettacolari e bizzarre formazioni rocciose calcaree.


Dormire al Bako National Park


Mentre molte persone visitano il parco in giornata, noi vi consigliamo fortemente di pernottare lì, per diversi ragionare:

  • più tempo per vedere il parco
  • passare una notte ad ascoltare i suoni della giungla
  • la maggior parte degli animali esce in determinati orari, ad esempio le scimmie nasiche si mostrano apparentemente al mattino presto e al tramonto, in entrambi i casi è molto difficile essere in orario durante la gita giornaliera, a causa degli orari fissi della barca. Infatti la maggior parte dei visitatori che abbiamo incontrato ha visto le scimmie
  • dormire nel parco è davvero economico
  • durante la stagione dei monsoni l’ultima barca torna alle 15, a causa delle maree che rendono il mare agitato, molto agitato!

Noi siamo arrivati verso le 4 del pomeriggio, immediatamente al piccolo molo ci sono molti macachi e grandi maiali barbuti, entrambi molto abituati alla gente, quasi in posa per le foto. Prendiamo una camera con 4 posti letto nel dormitorio del parco per 100 MYR, 25 ringgit a persona, non male.

Mentre siamo alla reception arriva un macaco che cerca di rubarmi la borsa, e quando cerco di riprenderla la scimmia mostra le sue zanne e la minaccia, accorre la ragazza alla reception con una scopa e inizia a picchiare la scimmia, o almeno ci prova perchè in realtà quella schiva i colpi con grande maestria. Un caloroso benvenuto a Bako!

È anche possibile campeggiare nel parco per 5 MYR a persona, portare la propria attrezzatura e stare molto attenti ai fastidiosi macachi, seriamente.


Come arrivare a Bako, biglietto d’ingresso e opzioni disponibili 


parco nazionale Bako Borneo
maiale barbuto al Bako National Park

Ci svegliamo molto tardi e unendo il ritmo lento italiano a quello del Bangladesh non possiamo lasciare la casa prima delle 14.00, comunque a causa della spericolata guida di Karim, facciamo in tempo a salire sull’ultima barca per il Bako National Park.

L’ingresso costa 20 MYR a persona e il prezzo della barca è di 20 MYR per gli stranieri e 15 MYR per i locali, Karim e Adnan, i nostri ospiti fanno finta di essere locali e quindi riceviamo un piccolo sconto. C’è una grande comunità di etnia indiana qui e nessuno gli chiede i documenti.

Il parco nazionale può essere raggiunto solo via mare, un mare molto agitato nella stagione dei monsoni. La piccola barca cerca di evitare le onde giganti e quando non può farlo, semplicemente vola, letteralmente, e atterra bruscamente sull’acqua, piuttosto eccitante, anche se un po’ spaventoso, il barcaiolo era molto concentrato e ci siamo sentiti al sicuro.


Teluk Pako e le scimmie nasiche del Parco Nazionale di Bako


parco nazionale Bako Borneo
Spiaggia di Teluk Pako, dove molte scimmie nasiche escono al tramonto

Ci dirigiamo rapidamente a Teluk Pako (1,2 km), uno dei trekking più brevi che conduce ad una bellissima spiaggia dove apparentemente vive un grande gruppo di scimmie dal naso a proboscide. E infatti le vediamo, sono molte, maschi, femmine e cuccioli di diverse età. In tutto il pianeta queste scimmie possono essere viste solo qui nel Borneo, è eccitante.

Sono rossastre, hanno lunghe braccia e grandi pance, quando la gente del Borneo ha visto per la prima volta gli olandesi li hanno immediatamente associati a quelle scimmie. Nel Borneo Indonesiano queste scimmie vengo chiamate tutt’oggi belanda (“Dutch monkey) oppure orang belanda (“Dutchman”).

I maschi sono particolarmente divertenti, con questo enorme naso, espressioni facciali curiose e un pene pendulo lungo e sottile.

Siamo stati molto fortunati, dal momento che molte persone non sono riuscite a vederle, ci viene detto che il tramonto è il momento giusto, l’aria è più fresca e le scimmie escono per nutrirsi. Torniamo al quartier generale del parco e mangiamo nella mensa locale, il cibo non è così buono ed é costoso per gli standard malesi.


Escursioni guidate al Bako National Park


La sera andiamo a fare una piccola passeggiata su una delle passerelle di legno vicino al quartier generale, è buio pesto e la giungla è piena di suoni raccapriccianti, procediamo forse per un km ma abbiamo già incontrato diverse diramazioni del sentiero, abbiamo paura di perderci nelle tenebre e torniamo codardamente nella nostra stanza.

Inoltre, senza una guida, non avrete molte possibilità di individuare animali notturni come i bradipi, il cat bears ed altri strampalati animali che potete trovare solo in Borneo.

Qui la lista dei percorsi dispobili con relativa durata, i tempi indicati sono di sola andata quindi vanno raddoppiati o aggiunti agli altri trail

  • Tanjung Sapi 0.8 km 30 minutes
  • Telok Paku 1.2 km 1 hour
  • Ulu Assam 1.4 km 1/4 hours
  • Telok Delima 1.0 km 45 minutes
  • Telok Pandan Besar 1.75 km 1 hour
  • Telok Pandan Kecil 2.5 km 1/2 hours
  • Serait 2.2 km 1/2 hours
  • Lintang 5.25 km 1/2 hours return
  • Tajor 3.5 km 1/2 hours
  • Tanjung Rhu 4.2 km 1/2 hours
  • Bukit Keruing 5.5 km 1/2 hours
  • Paya Jelutong 5.7 km 1/2 hours
  • Bukit Gondol 7.7 km 1/2 hours
  • Ulu Serait 4.8 km 3 hours
  • Telok Sibur 5.3 km 1/2 hours
  • Telok Limau 10 km 7 hours
  • Telok Kruin 10.5 km 1/4 hours
  • Pa’ Amit (Lakei Island) 1.0 km 30 minuti

Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale del Sarawak, molto ben fatto e ricco di informazioni. Alla fine di questo articolo troverete la mappa dei percorsi possibili all’interno del Bako National Park.


La nostra scelta: Pandan Besar Trail


parco nazionale Bako Borneo
perfetto camouflage dell’insetto stecco

Il mattino seguente decidiamo di dirigerci verso Pandan Besar, la spiaggia più famosa del Bako National Park, dove si trova l’iconico picco di calcare. Si tratta di un trekking di 1,75 km con qualche parte ripida, ma per lo più facile.

Ad ogni modo ci impiegano circa 2 ore a causa delle troppe fermate fotografiche. Questa volta non incontriamo animali speciali, per avere più possibilità di vedere i timidi abitanti del parco prendere una guida è un must, vi porterà nei posti giusti.

Invece, vediamo un enorme insetto stecco (Phasmatodea), lungo almeno 20 cm, immediatamente, quando percepisce la nostra presenza entra in modalità mimetica, perfettamente in armonia con le piante circostanti, senza averlo visto in movimento non lo avremmo mai notato.

Vediamo anche un sacco di bellissime piante carnivore e poi, che dire, la vista dalla scogliera è fantastica, tante scimmie sotto di noi esplorano il bagnasciuga alla ricerca di succulenti molluschi da mangiare. E io che pensavo fossere vegetariane.

Questo belvedere è una superficie rocciosa di arenaria affacciata sulla spiaggia, che con nostra delusione, ci rendiamo conto, non si può raggiungere! A proposito, dicono che non è sicuro nuotare nelle spiagge di Bako a causa dei numerosi coccodrilli marini.

Un’altra piccola delusione è il famoso rock pinnacle, che si vede da qui ma è molto lontano e più piccolo di quanto non appaia nelle immagini. Per vederlo bene bisogna noleggiare una barca. In ogni caso, il balcone di arenaria dove siamo è molto particolare, la vista è incredibile e perdiamo il senso il tempo osservando la magnificienza attorno a noi.

Il nostro piano era di dirigerci verso la cascata di Tajor, a circa 3 km più in profondità nel parco. La cascata non è niente di speciale ma ha un bel laghetto dove nuotare. L’ultima barca parte alle 15 e probabilmente non ce la faremo.

Torniamo indietro e prendiamo l’ultima barca per un’altra corsa sul mare agitato. Domani torneremo in sella alla bici, salutando Kuching per dirigerci lentamente verso l’Indonesia, paese numero 18.


Letture consigliate prima di un viaggio in Borneo


parco nazionale Bako Borneo
ammirando Pandan Besar

Prima o durante un viaggio in Borneo ci sono un paio di libri e film che vale la pena leggere e vedere. Conoscere un po’ di storia e cultura del luogo che si va a visitare è, a nostro parere, indispensabile.

Serve a capire qualcosa in più sul modo di vivere e di pensare contemporaneo, a comprendere meglio i problemi che affligono il paese e, non meno importante, farete sempre bella figura sapendo qualcosa in più, mostrando interesse per ciò che non conoscete.

Iniziamo a dire che Sandokan è un personaggio immaginario, così come i luoghi dove il libro era ambientato. Il film è stato girato tra India e Tailandia, quindi non vedrete paesaggi del Borneo, dove non ci sono tigri. Inoltre, nessuno in Borneo conosce il libro di Salgari.

Dunque, se siete interessati al vero Borneo, senza nulla togliere a Salgari, potete iniziare con il leggere Nel cuore del Borneo, un libro di viaggio ed esplorazione naturalistica molto divertente scritto da  Redmond O’Hanlon. Un altro libro interessante, anche se un po’ datato, è Rajah Bianco, la storia di James Brook, esploratore e governatore del Sarawak. E poi Where Hornbills Fly: A Journey With the Headhunters of Borneo, il libro più interessante, scritto da Erik Jensen, che ha vissuto per 7 anni con gli Iban del Borneo, aprendo una finestra su un mondo quasi estinto, grazie alla devastazione che porta con sè il consumismo estremo.

Poi una guida turistica potrebbe servire anche se noi non ne abbiamo mai usata una, acquistate la versione ebook se possibile, ecologicamente meno dannosa di quella cartacea.


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Le Nostre avventure in Borneo

pt1: da Kota Kinabalu a Tenom, sulle Crocker mountain
pt2: Un treno nella giungla, da Tenom a Beaufort
pt3: attraversando il Brunei in bicicletta
pt4: attorno a Miri, Parchi Nazionali di Lambir Hills e Logan Bunut e la spiaggia di Tusan 
pt5: le grotte del Parco Nazionale di Niah
pt6: da Belaga a Kuching in barca
pt7: Kuching e Parco Nazionale di Bako (voi siete qui)
pt8: Rafflesia al Gunung Gading National Park 
pt9: Attraversamento via terra dal Sarawak al Kalimantan, il confine segreto di Aruk
pt10: Sambas, una Venezia in legno nel Borneo Indonesiano

Reportage

Chap Go Meh a Singkawang:trafiggersi per compiacere gli Dei

Devastazione idroelettrica in Borneo
parte 1: Intervista con SaveRivers
parte 2: visita a Sungai Asap
qui invece qualche consiglio per viaggiare on a budget in Borneo (in bicicletta e non)


Mappa dei percorsi del Parco Nazionale di Bako


parco nazionale Bako Borneo mappa percorsi