Un Treno Nella Giungla del Borneo: da Tenom a Beaufort

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Last Updated on 29 August 2024 by Cycloscope

Borneo Treno Tenom Beaufort
una delle tante fermate nella foresta fra Tenom e Beaufort

È l’unica ferrovia dell’isola, un pezzo di storia coloniale, un viaggio in treno molto insolito attraverso la giungla del Borneo da Tenom a Beaufort.

La Sabah State Railway, precedentemente nota come North Borneo Railway, è l’unica ferrovia nell’isola del Borneo. È un pezzo di storia coloniale, un giro in treno molto insolito e avventuroso che vale la pena provare. Si tratta di un totale di 134 km da KK (Kota Kinabalu) a Tenom. Qui descriviamo i 48 km da Tenom a Beaufort.

Questo articolo fa parte della nostra serie di viaggi avventura-fai-da-te nel Borneo, è la seconda tappa del nostro viaggio da Kota Kinabalu a Pontianak (West Kalimantan, Indonesia), i link alle altre parti sono in fondo a questo articolo.


Storia


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treno Borneo Tenom
la porta posteriore del treno è aperta, possiamo ammirare il paesaggio da questo punto di vista speciale. Questo è quello che abbiamo visto subito dopo Tenom

La costruzione di questa vecchia linea ferroviaria, iniziata nel 1896 e completata nel 1898, aveva lo scopo di trasportare il tabacco dall’entroterra alla costa, da dove veniva poi esportato. Durante la seconda guerra mondiale gran parte della ferrovia fu distrutta e poi ricostruita negli anni ’60.

Chiusa nuovamente nel 2006 per manutenzione è stata riaperta nel 2011. Rischia ora di essere chiuso per mancanza di denaro e guadagni, speriamo davvero che questa piccola meraviglia possa resistere.

Oltre ad essere un meraviglioso percorso attraverso una zona selvaggia, qualcosa che non è possibile fare diversamente, a meno che non si sia armati di machete, è anche l’unico mezzo di trasporto per la popolazione locale di questa zona remota e senza strade.


La corsa in treno (con orari e prezzi)


Borneo treno fiume Padas
Il treno corre lungo il fiume Padas (Sungay Padas)

Ci sono due treni al giorno che vanno da Tenom a Beaufort, uno alle 7:00 e uno alle 13:00.

Prendiamo quest’ultimo, appena fuori dal cancello di casa arriva un acquazzone tropicale, siamo sempre fortunati. Paghiamo un totale di 5 MRY (ringgit malese) ciascuno, circa 1 € per noi e le biciclette, anche se la nostra ospite Barbara dice che i precedenti ciclisti che ha ospitato non hanno pagato le biciclette.

A volte dipende dall’umore del bigliettaio, ci hanno anche dato una ricevuta per le biciclette che dà al costo un aspetto ufficiale. Sembra che dovremo cambiare treno da qualche parte ma non abbiamo capito dove.

Carichiamo le bici sul treno pieno di passeggeri, bagagli e galline. I passeggeri di questo treno sembrano meno ricchi rispetto alla media dei malesi.

Il treno è composto da tre vagoni, tutti leggermente diversi, di un colore blu omogeneo. I sedili sono duri e logori, le porte sono tenute aperte come un vecchio film western, così che il passeggero, me incluso, possa sporgersi dal treno per godersi il panorama e, cosa più importante, fumare sigarette.

Procediamo molto lentamente, seguendo un placido fiume alla nostra sinistra, l’acqua è scura e fangosa, ci sono i coccodrilli e ne scorgo uno nell’acqua, è il fiume Padas.

Intorno a noi c’è una lussureggiante vegetazione tropicale, alcune piccole case si intravedono nascoste nella giungla, sembra che l’unico modo per raggiungere queste piccole case nella foresta sia questo treno.

Dopo una diga il fiume diventa impetuoso e spettacolare, ci sono molte grandi rocce che impediscono la navigazione.

Alla nostra destra ancora giungla senza soluzione di continuità, le persone scendono dal treno in posti strani, o almeno a noi lo sembrano, e penetrano nella foresta, é valsa davvero la pena prendere questo treno.


Ci sono un paio di piccoli villaggi, ognuno formato da una dozzina di case, la scuola, la chiesa e il campo di calcio. Piccoli orti, alberi da frutto, galline, e a volte una capra o due, sono tutti ciò su cui questa gente si affida per sopravvivere.

Ci fermiamo in uno di questi villaggi per cambiare treno, apparentemente i binari del prossimo tratto sono di dimensioni diverse, piuttosto strano. La locomotiva non arriva prima di due ore di attesa, siamo a soli 7 km da Beaufort, saremmo stati molto più veloci a piedi.


Arrivo a Beaufort


Borneo treno biciclette
sul treno le nostre biciclette sono un’attrazione

Per questi ultimi chilometri molte persone arrivano a bordo e noi abbiamo un vagone in meno, siamo stipati come sardine.

Arriviamo a Beaufort, abbastanza bruttina, ma troviamo un hotel molto economico (60 MYR) e pulito nel centro della città, c’è anche una TV con un paio di canali inglesi, così possiamo guardare un film post-apocalittico americano.

Andiamo in un bel ristorante, bistecca di agnello per me e zuppa di funghi per Elena.

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Avete preso questo treno? Commentate! le nostre avventure in Borneo:

pt1: da Kota Kinabalu a Tenom, sulle Crocker mountain
pt2: Un treno nella giungla, da Tenom a Beaufort (voi siete qui)
pt3: attraversando il Brunei in bicicletta
pt4: attorno a Miri, Parchi Nazionali di Lambir Hills e Logan Bunut e la spiaggia di Tusan 
pt5: le grotte del Parco Nazionale di Niah
pt6: da Belaga a Kuching in barca
pt7: Kuching e Parco Nazionale di Bako 
pt8: Rafflesia al Gunung Gading National Park
pt9: Attraversamento via terra da Sarawak al Kalimantan, il confine segreto di Aruk
pt10: Sambas, una Venezia in legno nel Borneo Indonesiano

Reportages

Chap Go Meh a Singkawang: trafiggersi per compiacere gli Dei

Devastazione idroelettrica in Borneo
parte 1: Intervista con SaveRivers
parte 2: visita a Sungai Asap
qui invece qualche consiglio per viaggiare on a budget in Borneo (in bicicletta e non)


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