Cosa vedere in Sudafrica, il nostro viaggio da Città del Capo a St Lucia

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Viaggio in Sud Africa, il nostro itinerario completo e la nostra guida per un tour del Sud Africa da Città del Capo a Durban

Il Sud Africa è un Paese enorme, tristemente noto per il regime di segregazione razziale, l’apartheid, finito un quarto di secolo fa ma che ha lasciato strascichi evidenti nella società e molti problemi, un su tutti quello della terra, ancora irrisolti.

Molti viaggiatori in bicicletta decidono di saltare il Sud Africa e di attraversare altri paesi africani, ritenendo questo paese troppo “occidentalizzato”. Dopo aver pedalato per 3 mesi in Sud Africa possiamo dire che non è vero, certo Cape Town è una città moderna ma bellissima che merita di essere visitata e basta uscire dalle città per incontrare villaggi tradizionali e una grande diversità. Inoltre tra i paesi africani il Sud Africa è quello che offre escursioni ai Parchi Nazionali e safari a costi più ragionevoli.

Quindi, questioni politiche a parte, il Sud Africa è un Paese stupendo, uno dei più belli che abbiamo visitato. Da Città del Capo con le sue Table Mountains e la bellissima costa, abbiamo iniziato a pedalare verso oriente attraversando montagne, paesaggi desertici e campagna fino a raggiungere il montuoso Lesotho e ritornare di nuovo sul mare a Durban.

In questo articolo vi forniremo utili informazioni sui costi di un viaggio in Sud Africa, dove dormire, cosa mangiare e troverete il nostro itinerario completo di traccia Gpx da scaricare. Il nostro è un viaggio in bicicletta ma può essere fatto con qualsiasi mezzo di trasporto. Potete noleggiare una macchina oppure viaggiare con i minibus locali o in autostop.

Dove dormire

In Sud Africa le soluzioni per dormire non mancano, hotel e guest house sono presenti un po’ dappertutto e anche i campeggi attrezzati sono facili da trovare, specialmente lungo la costa. Inoltre, il Sud Africa, è il paese dove fino ad ora, abbiamo trovato più ospitalità dalla gente del luogo tramite WarmShowers, Couchsurfing ma anche semplicemente chiedendo di montare la tenda nella proprietà di qualcuno o essendo direttamente invitati a casa. 

Se volete una lista dei siti che offrono ospitalità gratuita o in cambio di qualche lavoretto date un’occhiata alla nostra lista in questo articolo.

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Terra Kaya, un bellissimo ostello e campeggio ad Hogsback

Guest house e alberghi

Il prezzo medio per una camera doppia con bagno privato in una guest house è di circa 500 R (circa 30 euro), negli ostelli, che qui vengono chiamati backpackers, un posto letto con bagno condiviso costa circa 200 R a testa. Molte guest house e ostelli sono provviste di una cucina che gli ospiti possono utilizzare, se non si tratta di una cucina completa c’è di solito almeno un microonde ed un bollitore.

Alcune guest house offrono la cena al costo di circa 100 R a testa. Bisogna controllare bene dove si trovano questi posti, potrebbere non essere vicini a ristoranti o supermercati e quindi occorre attrezzarsi prima di arrivare perchè, soprattutto in campagna e nei piccoli paesi, i negozi alimentari chiudono abbastanza presto, a volte anche alle 5 del pomeriggio e ancora prima il sabato. 

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Il balcone di una delle tante case dove siamo stati ospitati, a Simon’s Town

Campeggio libero e ospitalità in Sud Africa

Noi non abbiamo campeggiato liberamente in Sud Africa, siamo stati ospitati l’80% delle notti e per le restanti ci siamo affidati a ostelli o campeggi. Abbiamo avuto l’impressione che trovare un posto tranquillo dove piantare la tenda per la notte non sia così semplice, i terreni sono recintati con filo spinato e non ce la siamo davvero sentita di provare a scavalcare. È molto più semplice e sicuro andare in una delle tante fattorie che incontrerete e chiedere se potete piantare la tenda per la notta, vi verrà detto quasi certamente di si.

Abbiamo usato WarmShowers la maggior parte delle volte e trovato una rete di ospitalità fantastica, al contrario dell’Europa, gli utenti, anche se molti meno in numero, rispondono sempre alle richieste. Vi verrà offerta una buona cena calda, un letto comodo e tanto vino. Qualche volta abbiamo usato anche Couchsurfing e diverse volte siamo stati invitati a dormire a casa da persone conosciute lungo la strada.

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Acqua

Nelle aree urbane l’acqua del rubinetto è potabile, in aree più remote è meglio chiedere alla gente del luogo se l’acqua è buona oppure no. In alcune zone, dove la siccità è un enorme problema, occorre prestare un po’ di attenzione in più. Noi abbiamo sempre bevuto acqua del rubinetto (salvo un paio di volte dove ci è stato detto che non era buona) e non abbiamo avuto nessun tipo di problema. Se proprio non volete bere l’acqua del rubinetto anche dove è potabile potete comprare bottiglie d’acqua ma sono costose e generare un sacco di plastica quindi cercate di non farlo se potete evitare.

Ricordate che in Sud Africa la crisi dell’acqua è importante e seria, fate docce molte corte, non lasciate rubinetti aperti, non tirate l’acqua ogni volta che andate in bagno, insomma, fate quello che bisognerebbe fare ogni giorno a prescindere dal luogo del mondo dove si vive. Se volete approfondire questo argomento potete leggere questo articolo.

Cibo

La cucina del Sud Africa ha subito molte influenze, da quella malese nell’Western Cape a quella indiana nel KwaZulu. Viene infatti chiamata Rainbow Cuisine, proprio per la sua diversità. In generale i piatti sono cucinati bene e molto generosi. Il braai, la grigliata, è una vera e propria istituzione. Nelle città si trovano opzioni vegetariane nei ristoranti ma non altrettanto facilmente in campagna. Qui una lista di alcuni dei piatti più caratteristici del Sud Africa.

Ristoranti

La prima cosa che viene in mente riguardo i ristoranti in Sud Africa sono le porzioni, molto più che abbondanti. I prezzi sono molto variabili, Cape Town e la regione del Western Cape in generale è più costosa, le cifre si ridimensionano andando verso est. Solitamente il costo di un pasto si aggira intorno ai 70-90 Rand a persona, escluse le bevande. Una birra costa dai 15 ai 30 Rand, se siete in città chiedete l’acqua del rubinetto, è potabile e gratuita.

Supermercati e alcolici

In campagna e nei piccoli paesi, i negozi alimentari chiudono abbastanza presto, a volte anche alle 5 del pomeriggio e ancora prima il sabato. La domenica i supermercati delle città più grandi sono aperti, almeno al mattino, mentre nei villaggi è probabile che troverete tutto chiuso. La vendita di alcolici viene effettuata da negozi che solitamente si trovano accanto ai supermercati, gli orari di apertura variano a seconda delle regioni.

In generale durante la settimana chiudono alle 7 pm, il sabato intorno alle 5 pm e la domenica alle 3 pm ma in alcune province anche alle 12. 

Lingua

Il Sud Africa ha 12 lingue ufficiali, una di queste è l’inglese, che parlano tutti quindi non avrete problemi di comunicazione. Nelle zone a maggioranza Xhosa e Zulu è sempre buona pratica imparare un paio di parole nella lingua locale.

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Connettività

Ci sono diverse compagnie in Sud Africa: Vodacom, MTN, Cell C, Telkom, i prezzi sono di circa 100 (telkom), 150 (vodacom) per 1 Gb, per ricaricare basta andare al reparto che vende sigarette all’interno del supermercato e chiedere quello che volete, se ad esempio volete caricare 500 MB basta chiedere 500 MB Vodacom, vi daranno una ricevuta con le istruzioni da seguire, bisogna digitare un numero e poi il codice che trovate sulla ricevuta, è molto semplice.

Comprare una Sim Card, d’altro canto, non ci è sembrato molto semplice. Arrivati a Cape Town abbiamo visto diversi Convenience Store che vendevano Sim Card e ne abbiamo acquistata una, il solo problema è che non funzionava. Ci siamo recati in un negozio ufficiale e ci hanno detto che non è possibile acquistare una Sim Card senza un documento chiamato “prof of address” che viene rilasciato dalla polizia.

Quello che è successo alla fine è che siamo tornati al negozio dove abbiamo acquistato la carta e il gestore ha registrato la sim a suo nome. Probabilmente se comprate una Sim Card all’aeroporto questa certificazione non verrà richiesta ma i costi saranno sicuramente molto più alti. Nelle zone poco abitate capita spesso che non ci sia segnale e il WiFi in alberghi e ristoranti è solitamente molto lento.

Visto di ingresso in Sud Africa

All’ingresso in Sud Africa vi verranno dati 90 giorni di visto. Tenete presente che entrando e uscendo dal Lesotho, lo stato enclave all’interno del Sud Africa, o dallo Swaziland, il vostro visto continuerà a contare e non vi verrà dato un altro visto una volta rientrati. Nel caso il visto sia in scadenza vi daranno solo 7 giorni di proroga.

A quanto sappiamo l’unico modo di ottenere un altro visto di 90 giorni è uscire dal paese in aereo e rientrare da un paese non confinante. È anche possibile richiedere l’estensione del visto ma tutti i report che abbiamo letto la fanno apparire come una cosa complicata e che, di fatto, non funziona.

Per esempio, a Durban, è necessario fare la richiesta di estensione 60 giorni prima della scadenza ma probabilmente non sarete nello stesso posto per 2 mesi e, a quato pare, molto spesso le richieste vengono lasciate senza risposta. Qui trovate il link all’interna normativa sui visti d’ingresso.

Sicurezza

Nelle grandi città, come ovunque nel mondo, si registra un più alto numero di furti. Non camminate di notte in aree considerate non sicure, potete usare Uber, molto economico e sicuro.

Per il resto, durante tutto il nostro viaggio in bicicletta da Cape Town a Durban non abbiamo avuto nessun tipo di problema legato alla sicurezza. In generale valgono tutte le precauzioni che usereste in qualunque altro posto del mondo. Le guest house e gli alberghi sono molto sicuri, hanno sempre una recinzione e un guardiano notturno.

In generale non bevete troppo con persone che non conoscete o delle quali non vi fidate completamente, non mostrate oggetti costosi o grandi quantità di contanti, chiedete il permesso di campeggiare su proprietà private, ma soprattutto non lasciate mai la vostra bicicletta (anche nelle guest house con cortile interno le abbiamo sempre tenute in camera con noi).


L’itinerario del nostro viaggio in Sud Africa


3 4 days in cape town

Cape Town

Città del Capo non è la solita città, la sensazione è più quella di una serie di villaggi legati insieme da un treno dall’aspetto folcloristico, lacerati dalle spettacolari vette delle Table Mountains.

Cape Town è stata una delle nostre città preferite di sempre, con le sue innumerevoli attrazioni e cose da fare e vedere, abbiamo finito per passare 10 giorni qui. La maggior parte delle persone organizza attraverso tour operators, ma vedrete che in realtà non è necessario.

Cape Town è stato il nostro primo passo in Africa. Siamo stati subito colpiti dall’estensione geografica di questa grande città, ma completamente immersa nella natura mozzafiato.

Il nostro articolo completo su cosa vedere a Città del Capo.


cycling cape town

Da Città del Capo ad Hermanus

Lasciata Città del Capo lungo la costa ci aspettavamo una strada un po’ noiosa e trafficata e invece siamo rimasti davvero sorpresi ed affascinanti dalla bellezza e dall’epicità dei panorami che ci siamo trovanti davanti: il Chapman’s Peak, la spiaggia di Noordhoek, le bianche dune, i pinguini e la Gordon’s Bay

Questo è un percorso di 220 km con poco più di 2000 metri di dislivello. Alcuni ciclisti allenati amano farlo in un giorno, noi lo abbiamo fatto in tre, bello e rilassante. Pernottamento a Simon’s Town, Somerset West ed Hermanus.

Abbiamo pedalato il meraviglioso Chapman’s Peak che, in discesa, vi sorprenderà con la maestosità della spiaggia di Noordhoek, con le sue dune, la sabbia bianca e le acque che fanno da casa al temuto squalo bianco. 

E poi Muizenberg, la Gordon’s bay, dove abbiamo avuto i nostri primi incontri ravvicinati con i temuti babbuini.

Ecco il nostro racconto e cosa ci è piaciuto di più.


barrydale tradouw pass 7 passes

Da Swellendam a Knysna, Tradouw Pass, Barrydale, Little Karoo e la Seven Passes Road

In questo articolo parleremo della nostra prima esperienza nella parte più interna del Sud Africa. Da Swellendam ci allontaniamo sempre più dalla costa e ci dirigiamo verso Barrydale, nel little karoo, la parte più meridionale del deserto sudafricano. Ci arriviamo valicando il bellissimo Tradouw Pass.

Questo viaggio su strada di 390 km ci ha portato in scenari molto diversi, è incredibile quanto velocemente i paesaggi possano cambiare in Sud Africa. Ogni volta che abbiamo attraversato un passo di montagna, non importa quanto piccolo, la vegetazione e il terreno che ci aspettava dall’altra parte erano completamente diversi, non ci siamo mai annoiati in Sud Africa, e questa è stata sicuramente una delle nostre parti preferite.

Il percorso non è sempre asfaltato, il dislivello è significativo, e il caldo del Karoo in estate non è per i deboli di cuore, se vuoi percorrere questa strada in bicicletta, assicurati di portare abbastanza acqua, questa non è assolutamente una pedalata per principianti. Qui abbiamo visto per la prima volta delle giraffe.

Qui potete leggere il nostro articolo completo.


 

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Knysna, Alfred Pass, E62, Garden Route e Port Elizabeth

Arrivati a Knysna dalla Seven Passes Road, ci ritroviamo in una città molto carina, tutta intorno ad una bella laguna dall’acqua molto calma, adatta a nuotare, fare pic nic ed imparare qualche sport popolare in Sud Africa, come il kite surfing.

Knysna era la casa dei Khoikhoi, i pastori nomadi che abitavano il sud ovest dell’Africa. Era geograficamente difficile da raggiungere per gli occidentali, ma non per molto, entro il 1880 circa un migliaio di persone si era trasferita qui per commerciare legname.

Da Knysna abbiamo preso una strada alternativa alla R339, anch’essa sterrata, che passa attraverso la Chiesa di Sant’Ambrogio, costruita da un gruppo di immigrati italiani arrivati nell’Ottocento da Treviso. 

All’interno della Chiesa ci sono molti reperti storici e articoli di giornale che parlano di questa vicenda, attirati dall’invito dell’agricoltore inglese Henry Barrington questi 32 italiani arrivarono qui con l’idea di produrre la seta ma si resero presto conto che le ottime condizioni di vita promesse non erano poi così corrispondenti al vero. Le strade non esistevano e nemmeno le case che erano state promesse.

Una salita di 14 chilometri vi porterà alla cima dell’Alfred Pass, a circa 1000 metri d’altezza. Costruire questa strada non fu per niente semplice e viene infatti considerata il lavoro piu impegnativo di Thomas Bain. Completato nel 1860, è il passo piu lungo del Sud Africa ed il secondo passo più vecchio ancora in uso senza che vi sia stata apportata alcuna modifica.

Noi non siamo arrivati fino ad Uniondale ma proprio a Avontuur abbiamo preso la R62, strada asfaltata con pochissimo traffico che passa tra le montagne del Garden Route National Park e quelle del Karoo.

Qui il nostro racconto completo.


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Da Port Elizabeth, in Sud Africa, al Lesotho attraversando l’Eastern Cape

L’ultima tratta del nostro percorso in Sud Africa prima di una faticosa parentesi nel montuoso Lesotho, stato enclave all’interno del Sud Africa. Da Port Elizabeth, sulla costa, ci siamo diretti verso nord attraversando l’Eastern Cape fino a Lady Grey. Abbiamo percorso diverse belle strade sterrate senza il minimo traffico ed immerse nella natura.

Superata PE il traffico si fa un po’ meno intenso, pedaliamo fino a Colchester dove veniamo colpiti dalle alte dune di sabbia, si tratta di circa 3 chilometri di dune che ci separano dal mare, una sorta di piccolo deserto. Decidiamo di fermarci ad esplorare un po’ questa zona.

Colchester è un paesino abbastanza turistico ma molto piccolo dove troverete posti per dormire ed un campeggio. La principale attrattiva qui, a parte le dune sulle quali si può fare surf, è il fiume Sundays che, nelle giornate senza vento, è molto calmo e può essere navigato in canoa per vedere le dune o, se non avete voglia di remare, con una delle barche che organizzano visite guidate. Proprio dove di trova la stazione di benzina c’è un ristorante e bar che organizza tutte queste cose.

Da Colchester noi abbiamo continuato sulla 2 fino a Grahamstown ma ci sono in realtà delle alternative molto più interessanti, soprattutto se volete visitare l’Addo Elephant Park ma dovrete pedalare un po’ di strade sterrate. La N2 passa comunque attraverso l’Amakhala Game Reserve e avrete modo di vedere molti animali direttamente dalla strada, anche gli elefanti se siete fortunati. Noi abbiamo visto numerosi tipi di antilopi di cui non conosciamo ancora il nome e una famiglia di facoceri. Naturalmente potete anche fermarvi a dormire nella riserva e fare un tour ma per noi i costi erano proibitivi.

Qui il nostro articolo su questo itinerario.


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Una parentesi in Lesotho, lo Stato enclave all’interno del Sud Africa

Abbiamo pedalato per circa 10 giorni nel Regno del Lesotho, uno stato enclave all’interno del Sud Africa. Il Lesotho è l’unico paese indipendente al mondo ad essere completamente al di sopra dei 1000 metri d’altezza. Famoso per i suoi pastori che indossano sempre colorati mantelli di lana a prescindere dalla temperatura (sono stati recentemente usati nel film Black Panther di Ryan Coogler) ed il tipico cappello raffigurato anche nella bandiera nazionale, per i suoi panorami mozzafiato ad ogni angolo e per le tradizionali case rotonde in pietra con tetto di paglia.

Se state viaggiando in Sud Africa un giro in Lesotho è assolutamente imperdibile.

Qui la nostra guida di viaggio completa di itinerario e consigli.


 

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St Lucia e Parco Nazionale di Imfolozi

Dal Lesotho abbiamo valicato il bellissimo e difficoltoso Sani Pass e siamo rientrati in Sud Africa dove abbiamo pedalato una strada abbastanza noiosa e trafficata fino a Durban, sulla costa. Abbiamo ripreso a pedalare verso nord e abbiamo passato qualche giorno a Santa Lucia, famosa per la sua popolazione di ippopotami.

Inoltre, non lontano da St Lucia, si trova l’Imfolozi National Park, la più vecchia Nature Reserve di tutto il continente africano. Si trova a circa un’ora in macchina da St Lucia e ci sono diverse possibilità di safari organizzati che partono proprio da qui.

Noi siamo stati 3 giorni a St Lucia, abbiamo fatto una gita in barca per vedere coccodrilli e soprattutto ippopotami e un safari di un’intera giornata all’Imfolozi National Park, dove abbiamo visto elefanti, giraffe, bufali, rinoceronti, antilopi e anche un leone in lontananza. 

In quest’are ci sono anche altre attività possibili come le immersioni o le gite per avvistare le balene.

Qui il nostro racconto dettagliato su St Lucia e l’Imfolozi National Park.


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Avete visitato altre imperdibili parti del Sud Africa?

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