Last Updated on 8 September 2024 by Cycloscope
La seconda parte del nostro viaggio in bicicletta in Cambogia, dalla capitale del pepe Kampot alla capitale del paese Phnom Penh.
Dove dormire, cosa vedere e la mappa del nostro itinerario in Cambogia
Questa è la seconda parte di una descrizione dettagliata dei tour in bicicletta della nostra Cambogia. Arrivati dalla Thailandia in agosto 2016 abbiamo attraversato questo paese bellissimo e profondamente emotivo, dirigendoci verso l’unica frontiera con il Laos.
Ecco la descrizione dei 172km, da Kampot a Phnom Penh. Alcune persone pedalano questa tratta in un giorno, noi l’abbiamo percorsa in 4, prendendoci il nostro tempo per esplorare le zone rurali circostanti.
PiĂą avventure in Cambogia
- Per la prima parte del nostro itinerario, dal confine Tailandese di Koh Khong a Kampot, cliccate qui.
- Per la parte 3: da Phnom Penh al confine del Laos, via Kampong Cham, Kreatie, e Stung Treng, cliccate qui.
- Alla fine dell’articolo c’è la mappa del nostro intero cambogiano, clicca sulla traccia per ottenere il profilo altimetrico. Per suggerimenti generali e trucchi per mantenere il vostro budget estremamente basso viaggiando in Cambogia, ecco qui un altro articolo.
Da Kampot a Takeo – 92 km
Ci sono diversi modi per raggiungere Phnom Penh da Kampot, la via più lunga é quella che arriva a Kep lungo la route 33 e poi prendere la National Highway 2 per Takeo; le strade più brevi sono invece la road 41 o la Highway 3.
Noi abbiamo scelto un mix dell’Highway 3 e della 2, con qualche deviazione su strade sterrate quando possibile, il che significa quando queste strade sono conosciute da OpenStreetMap.
Questo percorso non Ă© il piĂą bello, qualsiasi strada scegliate, essendo per la maggior parte monotoni campi di riso e piccole cittadine piuttosto brutte. PiĂą strade sterrate/alternative riuscite a trovare piĂą gradevole sarĂ il percorso.
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Ad ogni modo la National Highway 3, a dispetto del nome, non Ă© per niente trafficata, la pavimentazione Ă© buona ed Ă© abbastanza ampia per lasciare ai ciclisti un decente spazio vitale al lato della strada senza essere disturbati dai pochi camion di passaggio.
Come sempre lungo le principali strade Cambogiane troverete alloggi piĂą o meno ogni 40/50km, noi abbiamo dormito a Chhuk, dove c’Ă© una bella ed economica (7USD) guesthouse proprio all’inizio della strada sterrata 133A, andando verso sud-est. Prendete la stanza sullo stagno con la grande terrazza, una delle piĂą belle stanze dove abbiamo dormito in Cambogia.
Dopo 33 Km lungo la Highway 3 prima di tagliare per la capitale provinciale di Takeo, sull’Highway 2, dopo 12km. Takeo Ă© grande per gli standards cambogiani, l’abbiamo trovata bruttina ed abbiamo avuto una sensazione di poca sicurezza (solo una sensazione), Ă© tristemente famosa per la prostituzione.
La maggior parte delle guesthouses sono sulla strada che entra in cittĂ da ovest, questa cittĂ non ha davvero molto da offrire se non un night market dove mangiare e rischiare un’intossicazione, consigliamo quindi di prendere una stanza prima di arrivare al centro della cittĂ .
Da Takeo a Phnom Penh – 80km
Ci sono parecchi templi di epoca Angkor nell’area di Takeo, la maggior parte a pagamento e fuori dalle strade principali, per una lista completa visitate questa pagina.
Abbiamo deciso di visitare Phnom Chisor, non lontano dalla Highway 2 sulla strada per Phnom Penh. Abbiamo trovare una strada secondaria per raggiungerlo da Takeo, rendendo questa pedalata una dei piĂą bei giorni in bicicletta in Cambogia. Dirigendosi verso nord dal centro della cittĂ , si attraversa il lago dall’acqua bassa piena di fiori di loto, poi non resta che seguire il percorso sulla mappa qui sotto.
32 bellissimi Km senza asfalto, attraversando villaggi tradizionali Khmer e risaie (letteralmente dentro le risaie), un meraviglioso tuffo nella vita cambogiana, belle case sostenute da pali di legno, alcune a 5 metri da terra, questa non Ă© una delle aree piĂą povere della Cambogia ma la vita Ă© ancora legata alla tradizione.
Noi abbiamo percorso questa strada durante la stagione delle piogge ed era abbastanza asciutta, meglio informarsi prima sulle condizioni, ma a volte vale davvero la pena correre il rischio di trovarsi un po’ impantanati. Nella stagione secca, invece, la strada diventa polverosa e respirare un po’ difficile se si incontrano molte macchine.
Phnom Chisor
Coordinate N 11° 11′ 15.5″ E 104° 49′ 20.7″
Phnom Chisor (o Phnom Chiso) Ă© un templio di epoca Angkor dell’XXI secolo situato all’apice di una collina con una bella vista sulle campagne circostanti. Era un grande templio ma ora Ă© in rovina, bombardato dagli Americani durante la guerra del Vietnam.
Merita comunque una visita, sarete probabilmente gli unici turisti e l’atmosfera Ă© magnetica, l’altare centrale Ă© ancora utilizzato ed abbiamo incontrato un monaco in preghiera.
Per raggiungere il templio, preparatevi ad una scalinata di circa 400 gradini, andate ad un orario decente e non, come noi, a mezzogiorno, rischiando lo svenimento. Inutile dire che in Cambogia fa un caldo tremendo e l’ombra scarseggia. Ai piedi della scalinata c’Ă© una cassetta per le offerte, non sembra esserci un biglietto di ingresso ufficiale, anche se la gente del posto vi chiederĂ del denaro.
All’apice della collina c’Ă© anche un moderno templio Buddista, con un Budda dormiente, alcuni affreschi, se volete lasciate dei soldi dateli ai monaci quassĂą.Ci sono due Guesthouses nei pressi del templio, una prima e una subito ai piedi della collina, sul lato ovest, continuando per circa 6 km si torna sulla Highway 2, dove c’Ă© un’altra guesthouse 5km dopo l’intersezione.
Vicino Phnom Penh
Tornati sulla Highway 2 la strada diventa sempre piĂą trafficata e sempre meno interessante, forse la Highway 3 sarebbe stata un po’ meglio, ma visto l’avvicinarsi a Phnom Penh non ci scommetterei.
Lasciando l’Highway 2 per la strada Choeung Ek a Krang Svay, ad un dei piĂą grandi ed infausti Khmer Rouge killing fields, 10km prima di Phnom Penh.
Pedalare a Phnom Penh Ă© un incubo, una delle peggiori cittĂ del Sud Est Asiatico e forse nel mondo intero, gli automobilisti sono pazzi, regole non esistono, temperatura vicino all’ebollizione, strade strette e pieni di buchi. Il lato positivo Ă© che la cittĂ Ă© piccola e non dovrete soffrire a lungo.
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