Le ville fantasma di Kep: architettura persa nel tempo in Cambogia

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Una delle abbandonate ville moderniste di Kep

Cosa vedere in Cambogia? La Cambogia non é solo Angkor Wat

Vi raccontiamo di Kep, città sul mare famosa per i granchi e perché é stata avanguardia architettonica prima dell’arrivo del regimo dei Khmer Rouge

Kep é una stella cadente, un sogno divenuto realtà, una ferita aperta, un memento, un memoriale non voluto. Anche se ad un occhio distratto tutto questo potrebbe non mostrarsi. Per la maggior parte dei backpackers Kep é sinonimo di saporito ed economico granchio, spiaggia di sabbia bianca (spoiler: é fasulla), una città scarsamente popolata ed inspiegabilmente grande.

Come sogno tropicale della classe benestante francese, che fingendo di essere avventurosa rimaneva solo colono, venne fondata, nel 1908, Kep-sur-mer. Località turistica creata su quello che un tempo era solo un villaggio con un paio di capanne di pescatori. Kep fu un esperimento audace, l’avanguardia di una nuova Cambogia, una mostra dell’avant-garde più moderna, o modernista, del Sud-est asiatico.

Qui re Sihanouk liberò la sua fantasia di una grande nazione Khmer, faro per la rinascita culturale dell’Indocina, in una Cambogia da poco indipendente (1953), ma ancora di fatto sotto il dominio di una nazione straniera.

Nuova Architettura Khmer era il nome dell’esperimento, un meltin-pot di idee moderniste occidentali da Bauhaus, Richard Neutra e Le Corbusier e l’architettura tradizionale Khmer. Case su palafitte con scale impossibili, ampie finestre con geometrie bizzarre, ampie verande e terrazze.

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Quello che rimane della Nuova Architettura Khmer

Molte critiche vennero fatte a Sihanouk, che di certo fece molti errori, peccando di ingenuità ed egocentrismo, ma é comunque vero che era in qualche modo un re illuminato, con una vera e propria passione per l’arte e la creatività, e anche nei suoi molti sbagli ha sempre mirato  al bene della nazione, dando grandi spazi e risorse ad artisti e creativi.

Protagonista di questa era fu Vann Molyvann, architetto cambogiano di Kampot che aveva studiato in Francia, come ironicamente avevano fatto pochi anni prima molti dei leader dei Khmer Rossi. Molyvann è senza dubbio la figura di spicco della Nuova Architettura Khmer, avendo lavorato su più di 100 progetti tra il 1953 e il 1970, quando riuscì a fuggire dopo il colpo di stato di Lon Nol.

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Una delle ville di Kep

Durante il regime dei Khmer Rouge il caos cadde su Kep, simbolo di tutto ciò che i comunisti cambogiani stavano combattendo: la ricchezza, l’alfabetizzazione, l’influenza occidentale, il tempo libero. Come ovunque in Cambogia, le persone vennero costrette a lasciare le loro case e condotte nei campi di lavoro in campagna. Alcune ville sono state rilevate dai quadri dei Khmer Rossi, per la formazione dei loro quartier generale, ma la maggior parte venne abbandonata per anni, diventati poi decenni.

Oggigiorno alcune sono imperdibili, ancora costeggiano il viale in cui Catherine Deneuve ha guidato la sua Cadillac durante “les années d’or”, alcune sono nascoste tra i cespugli e richiedono un po ‘di esplorazione per essere scovate, queste ultime sono le più rappresentative. Edera tropicale striscia sulle scale tortuose, goffi graffiti decorano le pareti, verdi per via di muschi e licheni, rifiuti senza età sparsi sul pavimento di stravaganti balconi.

Qualche altra villa, invece, é stata occupata da famiglie povere, bufali mangiano l’erba bagnata, i vestiti appesi alle finestre senza vetri, bambini che giocano con giocattoli fatti a mano. Altre ancora sono state acquistate da persone ricche e sono in corso di restauro.

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dall’interno di una delle Ville

Ora la promessa di Kep si rinnova, sabbia bianca è stata portata dalle isole vicine per creare una falsa ma bella spiaggia, nuove strade sono in costruzione e nuovi resort aprono continuamente. Molti pigri ristoranti dove poter mangiare sdraiati sulle amache vista mare, e il mercato che attira locali e stranieri per i suoi famosi granchi.

Tutto costruito in diversi e distanti luoghi della città, mostrando l’ambizione di Kep di diventare qualcosa di grande, riempiendo tutto il vuoto. La scommessa di diventare di nuovo la Saint Tropez del Sud Est Asiatico.

Un viaggio a Kep è un tuffo nella storia della Cambogia, nella tragedia della sua caduta grandezza, la storia di un futuro luminoso che mai si è avverato.

Kep si trova a 20 km est di Kampot, sulla costa, molto vicino al confine vietnamita.
Se volete sapere di più sul nostro viaggio in bicicletta in Cambogia, controllare questa serie di articoli

Per suggerimenti su come viaggiare in Cambogia, vedere la nostra guida per viaggiare in Cambogia on a budget.

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statua del Granchio di Kep
ghost villas of kep

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