Last Updated on 20 August 2024 by Cycloscope
Le 4 Migliori Isole Non Turistiche della Corea del Sud
Doegudo, Geumildo, Saengildo, Soryangdo
Delle quasi 4,000 isole della Corea del Sud, durante in nostro viaggio in bicicletta ne abbiamo visitate circa 20. Ci siamo innamorati dell’atmosfera delle isole coreane, in particolare le piĂą piccole e meno turistiche, a tal punto che abbiamo continuato a esplorare isole casuali ogni volta che ne abbiamo avuto la possibilitĂ .
Quindi, dopo aver visitato le isole del Nord-Ovest, vicino a Seoul ed Incheon e un’altra isola molto remota al largo della costa Ovest, oltre a quelle raggiungibili via ponte nel Sud-Ovest, esploriamo l’ultimo gruppo di isole della Sud Corea, fuori dai circuiti turistici.
Il Porto di Wando
Ci svegliamo presto e raggiungiamo il porto di Wando. E’ piĂą piccolo di quello di Mokpo, meno barriere per le biciclette, e ci sono anche meno traghetti.
La cosa più semplice da fare é scegliere una destinazione a caso. Tutti vanno a CheongsanDo, isola piuttosto famosa perché ci hanno girato un altrettanto famoso drama coreano. Troppi turisti per i nostri gusti, non ci andiamo.
Quindi, dato l’infinito numero di isole Coreane, proveremo a visitarne una (o piĂą) scegliendole a caso.
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1 – Doegu Do
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Dopo essere riusciti ad ottenere una mappa all’ufficio informazioni decidiamo di andare a DoeguDo, altro scoglio sconosciuto ai turisti. Prendiamo la nave delle 15, anche all’imbarco non volevano farci salire pensando avessimo sbagliato traghetto!
Le sciure sulla nave, con permanente obbligatoria, ci fanno capire che nell’isola non c’Ă© la strada e non si può andare in bici. Un altro tizio ci offre una birra e ci parla per tutto il viaggio in coreano.
Arriviamo, tra lo stupore generale. L’isola Ă© bella e selvaggia, la strada veramente c’Ă© ma la pendenza Ă© del 25 %., e non ci sono spiaggette appartate, o per meglio dire, non ci sono spiagge del tutto. Quest’isola non ha piĂą di un Km di strada in tutto.
C’Ă© un piccolo villaggio abbarbicato sulla ripida pendenza della collina, probabilmente qualche centinaio di persone in totale, che vivono di molluschi, allevamenti di alghe e pesca tradizionale.
Un ragazzo ci porta a mangiare a casa di sua madre; zuppa di pesce, uova, kimchi, pescetti, riso e fagioli e alghe.
Andiamo a dormire in un praticello sulla scogliera, la vista Ă© meravigliosa, ma le zanzare sono assassine, anche loro non vedevano umani lì da un po’…
Dopo una bella dormita salutiamo l’isola e prendiamo il traghetto delle 11 e 30. I pescatori e le loro mogli stanno sistemando le reti, c’Ă© un grande silenzio, tutto sembra un film, fermo in un momento senza tempo.
Nella sala d’attesa c’Ă© il WIFI e ne approfitto per cercare di aggiornare il blog. In Corea il free WIFI Ă© davvero ovunque. Il ragazzo che ci ha offerto la cena ieri sera torna anche questa mattina con succhi di frutta e biscotti!
2 – Saengil do (isola) e Geumgok (spiaggia)
Con il traghetto arriviamo ad un’altra isola piĂą grande, SaengilDo. Non c’Ă© nessuno in giro, solo tende per seccare le alghe, ci facciamo il bagno al porto, dove c’Ă© una grande spiaggia di ciottoli e l’acqua Ă© abbastanza chiara.
Iniziamo a pedalare l’unica strada esistente, per lasciare quest’isola dobbiamo attraversa e prendere il traghetto dall’altra parte, verso un’altra isola ancora. All’inizio le pendenze della strada sono pesanti poi migliora, la strada panoramica Ă© bellissima, come sempre lungo le strade costiere Coreane.
Arrived at the other end of the island we find that the ferry is at 4 pm, we have three hours to lose and wait in the gazebo next to the ticket office.
Arrivati all’altro capo dell’isola scopriamo che il traghetto Ă© alle 16, abbiamo tre ore da perdere e aspettiamo nel gazebo vicino alla biglietteria dove arriva una vecchietta tutta matta che parla un sacco e sorride tantissimo. Poi ci va a comprare del Soju e il latte di soia. Era proprio una vecchietta simpatica.
Mentre io sonnecchio Daniele va a vedere una spiaggia dall’altra parte dell’isola, Ă© stupenda, enorme con vicino il bosco e acqua verde trasparente.
Fino a pochi anni fa non c’era la strada e si poteva raggiungere solo in barca. Ma su quest’isola niente turisti, gli alberghi sono tutti chiusi. Evidentemente non va di moda. Ma se ci girassero un drama tutto cambierebbe!
3 – Geumil Do
Arriviamo a Geumil Do, isola grande, forse 4 o 5.000 abitanti, con scuole e supermercati e piĂą pianeggiante quindi anche campi coltivati. Inizia a piovere e per fortuna troviamo un provvidenziale gazebo nella pineta. Durante la notte il vento Ă© forte e c’Ă© una tempesta paurosa.
Al nostro risveglio vediamo che il clima Ă© migliorato molto, la tempesta Ă© finita. Ci accorgiamo di aver dormito vicino ad un’altra bellissima spiaggia, la Spiaggia di Geumilmyeongsa. Anche questa deserta, larga, lunga e piena di pini. Ci sono moltissime conchiglie. (qui trovate piĂą informazioni su Geoumildo)
Fatichiamo un pochino a trovare il porto, il prossimo traghetto per la terraferma Ă© alle 2:30 pm.
4 – Soryang do (Sadong ri)
Nell’attesa andiamo a visitare un’isoletta vicina, connessa da un ponte, Soryang Do. Il piccolo villaggio (Sadong ri) Ă© molto bello, le case sono fatte di muri a secco e i tetti colorati con una strana sostanza, forse una protezione dal sale marino. Ci sono piccole stradine che salgono la collina e una vera atmosfera da villaggio di pescatori.
Tornati a Geumil, andiamo a visitare la spiaggia di Geumilhaedanghwa, le onde qui sono forti. Per poco non perdiamo il traghetto perchĂ© Daniele buca, o meglio, ha un raggio della misura sbagliata che ha bucato la camera d’aria.
Il traghetto da qui Ă© costoso, 18.000 won, ma ci riporterĂ sulla terraferma, nella provincia di Goheung, una grande penisola.
Il viaggio dura un’ora e mezza, mangiamo noodles e parlimao con un signore che lavora sulla barca, ha 70 anni ma ne dimostra 50. Dice di lavorare 12 ore al giorno e di avere 5 giorni di ferie all’anno.
Di ritorno sulla terraferma, penisola di Goheung
Il viaggio in traghetto é piacevole, si passa accanto a diverse isole. Ci sono degli igloo galleggianti molto carini che vengono usati dai pescatori che possono poi dormire lì.
Arriviamo di nuovo sulla terraferma, al porto di Nokdong-gu, dopo un po’ di strada lungomare ritorniamo in campagna, incontriamo due pescatori di Timor East, proseguiamo sulla strada dell’interno, c’Ă© una bella salita. Ci fermiamo a dormire nel solito gazebino, questa volta in mezzo alle risaia. Stavolta non Ă© in legno ma in metallo, la notte piove.
Conclusioni: quali sono le isole piĂą bella della Corea del Sud?
Scrivere un articolo sulle isole piĂą belle della Corea del Sud Ă© impossibile, ce ne sono veramente troppe, a volte diventano famose e poi dimenticate. Il nostro consiglio Ă© di esplorare il piĂą possibile e non seguire la folla.
La Corea del Sud Ă© una nazione marittima, e la sua vera cultura e stile di vita tradizionale si trova nelle isole, in particolare quelle piccole e meno turistiche.
Il nostro percorso attraverso le isole
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