Last Updated on 5 December 2023 by Cycloscope
Il Lago Aral era fino a pochi decenni fa uno dei laghi più grandi del mondo. Ora è un deserto.
Vi ricordare del Lago Aral? Quell’enorme specchio d’acqua sul lato est del Mar Caspio? Non ve lo ricordate? Forse siete troppo giovani, perché se l’aveste guardato solo dopo l’anno 2000, non vi sarebbe sembrato poi così impressionante. Il Lago Aral era il quarto lago più grande del mondo per superficie (68.000 kmq) dopo il Mar Caspio, il Lago Superiore (Nord America) e il Lago Vittoria (Africa) ma ora è quasi uno stagno.
Dopo aver scritto questo articolo, siamo andati ad Aralsk per scoprirlo di persona. Non ce la faremmo a raggiungere la nuova sponda del lago d’Aral, ora nel bel mezzo di steppe desertiche, impossibili da raggiungere in bicicletta. Ma abbiamo visto il porto di Aralsk e la città.
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Perché il lago Aral é stato prosciugato
Nel 1940 il governo sovietico decise di deviare i suoi principali affluenti, l’ Amu Darya e il Syr Darya per irrigare la regione del deserto che circondava il Lago d’Aral, nel tentativo di coltivare riso, cereali e cotone.
Molti dei canali erano però mal costruiti, permettendo così all’acqua di infiltrarsi nel terreno o di evaporare. Dal Qaraqum Canal, il più grande in Asia centrale, una percentuale che oscilla tra il 30 e il 75% d’ acqua è andato sprecato. Oggi, solo il 12% della lunghezza del canale di irrigazione dell’ Uzbekistan è impermeabilizzato (Wikipedia).
Nel 1960, tra i 20 e i 60 chilometri cubi di acqua andavano ogni anno alla terra invece che al lago. Così, con la maggior parte della fornitura di acqua perduta, il lago Aral ha cominciato a ridursi.
Dal 1961 al 1970 il livello delle sue acque è sceso ad una media di 20 cm all’anno e, nel 1970, il tasso medio è quasi triplicato arrivando a 50-60 centimetri l’anno aumentando costantemente; dal 1980 ad oggi la media è di 80-90 centimetri ogni anno. Nel 2007, il lago Aral è arrivato al 10% della sua dimensione originale.
Livelli di salinità nel Lago Aral
Il livello di salinità è passato da circa 10 g / l a più di 100 g /l nel restante Aral meridionale. La salinità dei fiumi varia per via di luogo e tempo, nonché attraverso le stagioni. Passando attraverso il deserto, i fiumi spesso raccolgono sale residuo presente nel terreno, ciò si traduce in una maggiore salinità, ma questa potrebbe essere diminuita di nuovo dopo aver attraversato le terre irrigate. Anche le dighe influenzano la salinità, in particolare riducendo la variabilità delle stagioni.
Laghi più piccoli all’interno del lago d’Aral, che hanno smesso di essere alimentati da flussi fluviali tendono ad avere maggiore salinità a causa dell’evaporazione, ciò ha determinato la morte di molti o tutti i pesci che erano sopravvissuti o di quelli che erano stato reintrodotti negli anni 90. Anche la reirrigazione di quei laghi non può compensare l’aumento della salinità nel corso degli anni. Nel 1998, il livello dell’acqua è sceso di 20 metri, con un volume totale di 210 km3 rispetto ai 1.060 km3 nel 1960.
Sabbia tossica, aria tossica, acqua tossica
Questa imprudente modifica della terra ha causato inaspettati cambiamenti climatici, problemi per la salute della popolazione, ed ha devastato l’economia ittica della regione, una volta robusta, influenzando la vita di milioni di persone dentro e fuori la regione. I venti sono ora i signori della regione, soffiano sabbia altamente salata e tossica (contaminata da prodotti chimici derivanti dai test sulle armi, progetti industriali e così via) fino alla Scandinavia ed al Giappone, diventando una piaga per gli abitanti locali.
Gli ecosistemi del Lago Aral e del delta del fiume alimentato in esso sono stati quasi distrutti. Le colture della regione sono state distrutte dal sale depositato sul terreno. Vaste pianure di sale create dalla contrazione dell’ Aral hanno prodotto tempeste di polvere, rendendo gli inverni della regione più freddi e le estati più calde. Durante la sua visita nella regione nel 2010 il Segretario Generale dell’ Onu Ban Ki-moon ha dichiarato:
“è chiaramente uno dei peggiori disastri ambientale del mondo. Ero sconvolto.”
Nel frattempo, la tensione é crescente fra il governo Uzbekistan e il governo del Tajikistan.
La competizione per l’acqua, potrebbe portare a scontri con il riscaldamento globale e l’aumento della popolazione mondiale a ridurre la quantità di acqua disponibile. Stiamo andando a visitare questo luogo nel nostro viaggio, cercando di dare un piccolo contributo, almeno alla visibilità di questa tragedia.