Last Updated on 27 January 2025 by Cycloscope
Esplora Osaka e dintorni: una grande città con atmosfera tranquilla. Scopri takoyaki, ramen autentico e la famosa birra Asahi. Vivi un’esperienza unica tra storia, natura e ospitalità giapponese.
Laciamo Kobe e raggiungiamo Osaka, la città ci piace da subito molto. Nonostante sia una grande città, circa 3 milioni di abitanti, non si percepisce affatto.
Disclosure: Some of our articles contain affiliate links. This comes at no additional cost for you and helps us keep this website up and running. (as Amazon Associates we earn commission from qualifying purchases)
A parte le principali arterie intasate, il resto della città é costituito da stradine e casette a due piani molto piacevoli. Ci sono un sacco di biciclette e bisogna dire che come ciclisti i giapponesi sono un po’ indisciplinati, vanno contromano e spesso velocissimi.
Raggiungiamo il parco dove Masahito, il ciclista giapponese che abbiamo conosciuto vicino a Kagoshima, ci ha detto che avremmo potuto campeggiare a gratis. Dovrebbe avere telefonato lui per fare la prenotazione e ci raggiungerà qui questa sera.
Arrivati nel parco ci rendiamo conto che é tutto vero…c’é un campeggio con tanto di tavoli e griglie. A pagamento si può avere la brace e un gazebo in caso di pioggia. C’é un’altra tenda, una coppietta di giovani giapponesi.
Il campeggio si trova nel parco Tsurumi Ryokuchi, se vi trovate a Osaka e avete una tenda questo é il posto perfetto. Queste sono le coordinate:
Osaka free camping spot coordinates: N 34°43’00.2 E 135°34’05.7.
Alle 19 arriva Masahito, noi abbiamo comprato il vino e lui ci porta i takoyaki, polpette di polpo. Sono la specialità di Osaka ma si trovano ovunque in Giappone. Masahito lavora part-time in un takoyaki restaurant.
Passiamo proprio una bella serata insieme, Masahito ha fatto viaggi in bici in Giappone ma vorrebbe anche andare all’estero, gli diamo qualche consiglio e lo rassicuriamo sul fatto che non servono molti soldi come crede. Ci sono posti molto più economici del Giappone nel mondo.
Visitiamo il parco che é molto grande, ci sono persone che giocano a golf e a basball, gli sport più praticati del Giappone.
Breve visita al castello cittadino dove i bambini della scuola elementare fanno lezione di disegno, disegnano appunto il castello e sono tutti molto bravi.
Nel parco vicino ci imbattiamo in un gruppo di fotografi con super zoom che puntano la siepe di fronte. Cerchiamo di capire cosa stiano fotografando ma pare non essere niente di visibile ad occhio umano.
Per la prima volta mangiamo in un ristorante. Naturalmente non di lusso ma un semplice ristorante di ramen, di quelli dove si può mangiare al bancone.
Faccio una foto alle riproduzioni dei piatti in plastica che stanno nella vetrina fuori dal ristorante e così riusciamo ad ordinare. Sulla via del ritorno al campeggio vediamo un negozio di bici italiane vintage, bellissime. Non osiamo chiedere il costo.
Ultima sera al campeggio e domani andremo in un paese ad una trentina di chilometri dove abbiamo trovato ospitalità da Shinya, un giapponese che parla spagnolo e italiano.
Arriviamo presto, verso le 2 del pomeriggio. Facciamo una doccia e andiamo tutti e tre a fare la spesa, stasera pasta e fagioli.
Vorrei rimanere a parlare ma la schiena mi si blocca e devo andare a stendermi, abbiamo una stanza tutta per noi in questa bella casetta a due piani nel paesino di Tonda. In serata arriveranno altri ospiti, due ragazzi argentini che hanno anche la cittadinanza italiana.
Al mattino mi sento un po’ meglio, andiamo tutti e cinque alla sede dell’Asahi, la birra più famosa del Giappone insieme alla Sapporo.
Anche qui si fa il tour della fabbrica e poi si beve gratis, tre birre a testa, ma il tempo a disposizione é solo 20 minuti! E poi hanno il coraggio di mettere il cartello “bevete con moderazione”.